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Supporto psicologico individuale, di coppia, di gruppo

Stili comunicativi

Claudia Provenzano

Come ci relazioniamo agli altri 


LO STILE COMUNICATIVO è il modo in cui le persone comunicano tra di loro. Ogni modalità di comunicazione si può manifestare in forma verbale e non verbale e si riflette nei comportamenti.  Poiché le persone si relazionano attraverso la comunicazione, spesso i problemi relazionali derivano dall’uso di uno stile comunicativo disfunzionale.

Esistono QUATTRO PRINCIPALI STILI COMUNICATIVI: passivo, aggressivo, passivo-aggressivo e assertivo. L’estremo di massima passività (stile passivo) e l’estremo opposto di aggressività (stile aggressivo) sono poco funzionali, se non proprio disfunzionali. Nel mezzo, il comportamento assertivo è invece funzionale a livello relazionale.

Ma ecco brevemente le caratteristiche degli stili comunicativi:

  • Lo STILE PASSIVO è proprio delle persone che faticano ad esprimere i propri pensieri, opinioni ed emozioni e che antepongono i bisogni altrui ai propri. Tendono ad essere conformisti, ad adeguarsi alla maggioranza, per timore di compromettere le relazioni o di essere giudicati. Nello stile di comunicazione passivo le persone cercano di evitare i conflitti, sono remissive, condiscendenti e facilmente prevaricabili. Sono incapaci di prendere decisioni da soli, cosa che sommata alla dipendenza dal giudizio altrui porta a scegliere persone con uno stile più aggressivo cui legarsi. Con il passare del tempo il rischio è che la propria autostima diminuisca. È caratterizzato da pensieri di autodenigrazione e senso di colpa, da emozioni di rabbia, paura, ansia sociale e da comportamenti di evitamento, fuga, scarso coinvolgimento, manipolazione degli altri. Dal punto di vista del comportamento non verbale, esempi di atteggiamento tipico è l’evitamento del contatto visivo.


  • Lo STILE AGGRESSIVO è proprio delle persone concentrate totalmente sui propri bisogni, che comunicano le proprie idee e richieste senza rispettare gli altri. Chi si pone verso l’altro in modo aggressivo è talmente sicuro del proprio di vista da non ascoltare le opinioni degli altri; tende ad interrompere la comunicazione dell’altro per esprimere le proprie, spesso con modalità violente e dominanti, allo scopo di sovrastare l’altro. È caratterizzato da pensieri di prevaricazione, attacco, da emozioni di intensa rabbia e risentimento, da comportamenti di invadenza, competizione ossessiva o esasperata, attacco verbale e fisico. Dal punto di vista della comunicazione non verbale, un esempio  tipico è guardare insistentemente l’interlocutore negli occhi e la postura eretta, il mento alto. Esiste una modalità aggressiva CALDA fatta accessi fisici e verbali violenti (pugni, calci, urla, insulti…) e una modalità FREDDA che consiste piuttosto in un attacco verbale feroce ma privo di rabbia, quale il sarcasmo. Una persona che comunica in modo aggressivo tende a circondarsi di persone che funzionano in modo passivo, al fine di vedere confermata la propria superiorità.  Questa modalità comunicativa, nel breve periodo, permette di ottenere ciò che si vuole e di sentirsi forti ed apprezzati, ma sul lungo può portare a perdere le relazioni e produce sensi di colpa.


  • Lo STILE PASSIVO-AGGRESSIVO è una modalità che si instaura quando la persona mostra una discrepanza tra comunicazione verbale e non verbale, ad esempio sorride quando prova rabbia (risata della forca) o dice di essere contenta, mentre con il corpo - la bocca all’ingiù, le spalle ricurve - dice l’opposto. Si caratterizza per la difficoltà a riconoscere la rabbia che sente, usando  espressioni facciali che non sono coerenti con ciò che prova, usa il sarcasmo, nega l’esistenza di un problemasembra cooperare mentre prova fastidio, si oppone in modo sottile e sabota scelte che non condivide, si sente impotente e scarica la sua frustrazione con accessi di rabbia. Spesso una persona con stile comunicativo passivo-aggressivo in realtà parte da una modalità relazionale passiva che, dopo un accumulo di frustrazioni, scoppia in comportamenti aggressivi, per poi tornare alla modalità precedente. Da ciò il termine passivo-aggressivo.  


  • Lo STILE ASSERTIVO è la strategia comunicativa più funzionale. La persona che si esprime in modo assertivo difende le proprie opinioni ed esprime i propri bisogni, senza giudicare e ferire l’altro. È caratterizzato da pensieri di valore, di sé e dell’altro, dalla capacità di gestire le emozioni, da comportamenti rispettosi di sé e degli altri. Dal punto di vista del comportamento non verbale, un atteggiamento tipico delle persone assertive è mantenere il contatto oculare, gesticolare mentre parlano e avere un’espressione rilassata e amichevole. L’obiettivo dell’interazione è anche ricercare la collaborazione altrui. Nel linguaggio assertivo vi è un ottimo equilibrio tra le due tipologie opposte, quello passivo e quello aggressivo, che di riflesso porta a vivere i rapporti con gli altri in modo equilibrato, cioè senza subire l’aggressività altrui e senza agirla verso gli altri. L’essere umano è costantemente inserito in un contesto di relazioni nelle quali è importante riuscire a mantenere un equilibrio tra le proprie esigenze e quelle altrui.  L’assertività consente di riconoscere e canalizzare le emozioni in modo funzionale (senza reprimerle o scaricarle addosso all’altro, modalità tipiche rispettivamente dello stile passivo e aggressivo) permettendo di comunicare a livello adulto, evitando di agire in modo automatico, spinti da emotività momentanee e spesso distruttive. Permette, inoltre, di esprimere e difendere le proprie idee, pareri e sentimenti senza sentirsi in ansia, migliorando così il proprio senso di auto-efficacia e l’autostima. Ne deriva così un miglioramento nella qualità delle relazioni interpersonali.


Le principali caratteristiche dello stile assertivo sono:

  • COMUNICAZIONE CHIARA: esprime apertamente le proprie emozioni, parla in modo chiaro e rispettoso, fa valere i propri punti di vista e le proprie necessità con argomenti e pacatezza (perciò è necessario essere consapevoli delle proprie emozioni, dei propri bisogni e dei propri scopi comunicativi), rispetta gli altri, anche se con punti di vista differenti, chiede feedback per migliorare. Ciò permette l’affermazione di se stessi senza aggressività.
  • ASCOLTO ATTIVO: accogliente, empatico, senza giudizio, permette agli altri di aprirsi e permette a chi lo esercita di comprendere le istanze altrui. Capace di leggere il comportamento non verbale, cioè il linguaggio del corpo.
  • BUONA AUTOSTIMA: interagisce con fermezza ma senza aggressività, comunica che si ha fiducia nelle proprie capacità di pensare, comunicare e prendere le decisioni.
  • MANCANZA di ANSIA e SENSO DI COLPA nell’esprimere i propri pensieri, bisogni ed emozioni e nel dire di no.
  • capacità di AMMETTERE i propri SBAGLI.
  • ATTRIBUZIONE di FIDUCIA agli altri e a ciò che dicono.
  • MANCANZA di PREGIUDIZI nei confronti dell’altro e della situazione





fonti: 

Luigi Anolli, Fondamenti di psicologia della comunicazione, Il Mulino 2012; 

Ezio e Francesco Sanavio, Training di comunicazione assertiva. Conoscere, valutare e potenziare comunicazione e relazioni interpersonali,  Erickson 2023;

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