L'ascolto che cura.
L’ascolto cura. Ma non ogni ascolto è terapeutico. Affinché lo sia, l’ascolto deve essere empatico, incondizionato e attivo.
L’ASCOLTO EMPATICO è la capacità di mettersi nel punto di vista dell’altro ad ogni livello, sensazioni, emozioni, pensieri, intuizioni, immaginazione, impulsi e desideri, senza identificarsi in uno di essi e senza svalutarli. Presuppone grande attenzione, capacità di osservazione e soprattutto curiosità, nel senso in cui lo intende lo psicoanalista Carl Rogers, come autentica apertura al mondo di significati dell’altro.
L’ASCOLTO INCONDIZIONATO prevede un’accettazione positiva incondizionata. Sentirsi accolti significa non sentirsi giudicati. L’accoglienza è la capacità di accettare tutte le emozioni e i bisogni, liberamente, senza considerarle buone o cattive, giuste o sbagliate, in quanto tutti i nostri bisogni e le emozioni che li esprimono sono legittimi. L’ascolto empatico e incondizionato è la chiave di volta del processo di cambiamento. Solo laddove ci sentiamo accolti, ci sentiamo al sicuro, e solo quando abbiamo una protezione ci sentiamo di uscire dalla sicurezza di ciò che ci è noto, sebbene nocivo, doloroso o anche solo noioso, per avventurarci nel nuovo, sperimentando nuove modalità di comportamento. L’accoglienza riguarda l’essere, non il fare. L’essere in quanto insieme di tutte le potenzialità umane è sempre positivo, il fare, il comportamento, può essere negativo, ma è anche ciò che può essere cambiato.
L'ASCOLTO ATTIVO consiste di vari aspetti:
- L’ATTENZIONE tanto al verbale (ciò che viene detto con le parole, tanto esplicitamente quanto implicitamente), al paraverbale (tono, timbro, intensità e ritmo della voce), quanto al non verbale, il linguaggio del corpo. Nel verbale si esprimono i pensieri, nel paraverbale e nel non verbale le emozioni e i sentimenti. Verificando se c’è ’incongruenza fra verbale e non verbale si verifica se c’è una frammentazione nella psiche, se ciò alcuni dei suoi bisogni o parti vengono negate, represse o soffocate.
- Lo SGUARDO BIFOCALE: su chi si sta ascoltando (cosa sta provando) e su se stessi ascoltatori (cosa risuona nell’ascoltatore di quello che prova l’ascoltato)
- La GESTIONE del SILENZIO: il silenzio può essere dovuto a varie ragioni e pertanto un ascolto attivo deve essere in grado di gestire in modo diverso ogni tipo di silenzio, aspettando o intervenendo.
Il silenzio per insight ha bisogno del tempo necessario alla rielaborazione.
Il silenzio di disagio necessita che si ripristinino le condizioni di accoglienza per togliere dal disagio.
Il silenzio per affioramento di contenuti inconsci traumatici: in questo caso è necessario riportare al piano del conscio e se il trauma è importante inviare ad uno psicoterapeuta.
Il silenzio di resistenza è un meccanismo inconscio di difesa da sbloccare, favorendo l’espressione del pensiero simbolico e dell’immaginazione.
- Le DOMANDE MAIEUTICHE sono domande che non travasano contenuti, ma che aiutano a far emergere bisogni e potenzialità. Domande non investigative (non rivolte ai fatti, ma ai vissuti), non fuorvianti o depistanti, ma esplorative, di approfondimento e chiarificazione, rimanendo nei limiti di quanto viene espresso dall’interlocutore. Lo scopo di tali domande maieutiche è far emergere pensieri, emozioni e sentimenti non chiaramente espressi e in definitiva i bisogni autentici che ne stanno alla base.
- La RIFORMULAZIONE consiste nel restituire quanto è stato recepito dall’ascoltatore competente attraverso: eco di parole rilevanti, parafrasi, sintesi significative.
L’effetto terapeutico di questo complesso tipo di ascolto consiste allora nella possibilità di acquisire consapevolezza attraverso lo sguardo esterno di un ascoltatore competente. La cura di sé presuppone l’altro, che funge così da specchio (specchio intelligente e selettivo!), un professionista capace di individuare i bisogni più autentici, portandoli fuori dal flusso di coscienza del cliente, mettendoglieli davanti agli occhi, sottoforma di parola o di immagine, in modo che possa vederli con chiarezza e distinzione. E prendendone consapevolezza, appagarli, guadagnandosi così il benessere.
Ricevi informazioni su
e inoltre